Epilessia

L’epilessia è una delle patologie neurologiche più diffuse. Solo in Italia ci sono  circa 500.000 persone affette e 30.000 nuovi casi ogni anno, con dei picchi di incidenza  in  bambini e anziani. La prevalenza dell'epilessia nella maggior parte dei paesi sviluppati oscilla tra lo 0,5 e l'1% della popolazione (fonte LICE).

I pazienti affetti da epilessia sono molto spesso vittime di sentimenti quali imbarazzo, vergogna, paura e insicurezza. Questi aspetti sono così impattanti sulla vita dei pazienti che L’Organizzazione Mondiale della sanità ha definito l’epilessia una Malattia sociale. 

L’epilessia è un disturbo caratterizzato dalla predisposizione all’insorgenza di crisi epilettiche, ovvero interruzioni transitorie della normale funzione cerebrale causata da una temporanea iperattività di un gruppo di cellule del cervello.

Esistono diverse forme di crisi epilettiche, che possono essere suddivise in:

• Focali: coinvolgono solo un emisfero cerebrale.

• Generalizzate: coinvolgono entrambi gli emisferi. 

I sintomi variano a seconda del tipo di crisi e, nel caso delle crisi focali, delle zone del cervello coinvolte. 

In molti casi non si riesce a trovare una causa precisa per lo sviluppo dell’epilessia. Tuttavia, ci sono diversi elementi che possono favorirne l’insorgenza, come fattori genetici, ambientali e patologie concomitanti.

Fare una diagnosi precisa è complesso e richiede un’attenta valutazione da parte di medici specialisti attraverso visite ed esami strumentali.

In base alla causa si distinguono:

• Epilessie acquisite da lesioni (es. trauma cerebrale, ictus, ecc.)

• Epilessie genetiche

• Epilessie autoimmuni

Dolore Neuropatico

“Il dolore è uno dei principali problemi sanitari mondiali. Se il dolore acuto può essere ragionevolmente considerato un sintomo di malattia o di trauma, il dolore cronico e ricorrente è un problema sanitario specifico, una malattia a pieno titolo” (World Health Organization). 

Si stima che il 7-10% della popolazione globale è affetta da dolore neuropatico [1]. In Italia, la prevalenza di dolore cronico nella popolazione generale è del 21,7%, che corrisponde a circa 13 milioni di abitanti [2]. Si tratta quindi di un problema di notevole rilevanza, con un impatto significativo sulla persona, in quanto è associato ad ansia, depressione, disturbi del sonno e ridotta qualità di vita [3].

Il dolore neuropatico è una sensazione dolorosa, di natura cronica, causata da un danno o da una disfunzione dei nervi o del Sistema Nervoso Centrale (SNC). Si presenta come dolore urente associato a una particolare sensibilità agli stimoli dolorosi. Inoltre, si manifestano formicolio e intorpidimento a livello della zona sofferente.

Il dolore neuropatico può essere causato da:

• Compressione di un nervo

• Diabete (neuropatia diabetica)

• Sclerosi Multipla 

• Malattie infettive (es. Herpes Zoster)

• Anomalie dell’elaborazione dei segnali del dolore da parte del cervello e del midollo spinale (es. arto fantasma)  

La diagnosi di dolore neuropatico si basa generalmente su un’anamnesi medica, un esame obiettivo accurato e un'elettromiografia.  La valutazione di un’esperienza soggettiva come il dolore viene effettuata attraverso strumenti validati dalla comunità scientifica, come le scale VAS (Visual Analogue Scale) e NPRS (Numeric Pain Rating Scale).

 

1. Baskozos G, Hébert HL, Pascal MM, Themistocleous AC, Macfarlane GJ, Wynick D, Bennett DL, Smith BH. Epidemiology of neuropathic pain: an analysis of prevalence and associated factors in UK Biobank. Pain Rep. 2023 Mar;8(2):e1066. doi: 10.1097/PR9.0000000000001066. PMID: 37090682; PMCID: PMC7614463.
2. Aprile2012,Vol.103, N.4 Recenti Prog Med 2012;103(4):133-141doi 10.1701/1068.11703
3. Van Hecke O, Austin SK, Khan RA, Smith BH, Torrance N. Neuropathic pain in the general population: a systematic review of epidemiological studies [published correction appears in Pain. 2014 Sep;155(9):1907]. Pain. 2014;155(4):654-662. doi:10.1016/j.pain.2013.11.013)

Malattia di Parkinson

Il Parkinson è la malattia più frequente tra i disordini del movimento e rappresenta la seconda malattia neurodegenerativa più comune. Colpisce più dell’1% della popolazione di età ≥ 65 anni e la sua prevalenza, lievemente superiore nella popolazione maschile, è destinata a raddoppiare entro il 2030 [1].

Le prime frammentarie descrizioni dei sintomi della Malattia di Parkinson risalgono a migliaia di anni fa (tra gli altri risultano citati in antichi testi cinesi (Su Wen), indiani (Ayurveda), greci (Iliade) e romani come anche nel vecchio testamento (Ecclesiaste) e nel Vangelo (Luca). Molti personaggi famosi per i loro studi in medicina hanno descritto tali sintomi nel corso della storia, da Ippocrate e Galeno a Leonardo Da Vinci; riferimenti alla Malattia di Parkinson si ritrovano anche nell’arte (famoso il locandiere ritratto nel dipinto di Rembrandt “Il Buon Samaritano”) e in letteratura (Enrico VI di Shakespeare).

La prima descrizione sistematica e precisa della Malattia di Parkinson si deve a James Parkinson, medico chirurgo londinese del XIX secolo, da cui la malattia prende il nome. Parkinson capì che i sintomi descritti da sei persone potevano essere ascrivibili ad una malattia fino ad allora sconosciuta e pubblicò la sua ricerca in un libro oggi diventato famoso, il "Trattato sulla paralisi agitante".

La Malattia di Parkinson è un disturbo che porta alla degenerazione di specifiche aree del cervello. Dopo la perdita del 60% delle cellule nervose in un’area specifica del cervello, chiamata “substantia nigra”, compaiono i primi sintomi, che solitamente sono tremori, problemi di movimento, riduzione del senso dell’olfatto. L’evoluzione della malattia è lenta ma progressiva, e porta alla comparsa dei sintomi motori tipici della malattia, lentezza dei movimenti volontari, tremori a riposo, rigidità muscolare e instabilità posturale. Inoltre, possono comparire anche sintomi non motori come demenza, compromissione del pensiero e del sonno e disturbi olfattivi.

La Malattia di Parkinson ha un grande impatto sulla qualità di vita dei pazienti poiché coinvolge con diversi gradi di severità le funzioni motorie, vitali, comportamentali e cognitive. Queste ultime possono essere spesso direttamente correlate alla malattia (es. depressione e disturbi del sonno) o agli effetti indesiderati di alcune terapie (es. allucinazioni, stato confusionale).

Non esistendo test specifici, la diagnosi viene effettuata su base clinica ed è basata sull’osservazione dei sintomi.

La causa della malattia di Parkinson non è del tutto chiara, ma l’ipotesi più accreditata è quella di un’origine multifattoriale, in cui interagiscono fattori genetici e fattori ambientali a cui il soggetto è esposto.

[1] Aarsland, D., Batzu, L., Halliday, G.M. et al. Parkinson disease-associated cognitive impairment. Nat Rev Dis Primers 7, 47 (2021). https://doi.org/10.1038/s41572-021-00280-3

Emicrania

L’emicrania è un disturbo neurologico complesso e debilitante caratterizzato da episodi ricorrenti di mal di testa, spesso di intensità moderata o severa. Generalmente si manifesta su un lato della testa, da cui il nome “emi-crania”, cioè “metà testa”. 

È una delle malattie neurologiche più diffuse e invalidanti e ha un notevole impatto sulla vita familiare, sociale e lavorativa dei pazienti, soprattutto quando gli attacchi sono molto frequenti o addirittura quotidiani. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) rappresenta la terza malattia più frequente al mondo.

Gli attacchi di emicrania possono durare da alcune ore a diversi giorni, sono caratterizzati da un dolore pulsante o lancinante e possono essere accompagnati da altri sintomi come:

• Nausea e vomito

• Sensibilità a luce, suoni e odori 

• Disturbi visivi, come lampi di luce o visione offuscata (detti “aura”)

• Vertigini 

L’emicrania si sviluppa solo in soggetti predisposti, in cui le cellule nervose vengono stimolate più facilmente rispetto al resto della popolazione. In questi soggetti, l’esposizione a fattori scatenanti, come mancanza di sonno, stress, stimolazione eccessiva dei sensi e fame, può portare ad attacchi di emicrania. 

La diagnosi viene effettuata in seguito ad un esame obiettivo, basandosi sui sintomi riferiti dal paziente al medico. 

 

[1] Burton WN, Landy SH, Downs KE, Runken MC. The impact of migraine and the effect of migraine treatment on workplace productivity in the United States and suggestions for future research. Mayo Clin Proc. 2009;84(5):436-445. doi:10.1016/S0025-6196(11)60562-4

Nome commercialePrincipio attivoCategoria farmacoterapeutica - Codice ATCConfezioneRegime di dispensazione
Auradol 2,5 mg compresse rivestite con filmFrovatriptan succinato monoidratoAnalgesici agonisti selettivi (5-HT1)2 compresseClasse: A
Auradol 2,5 mg compresse rivestite con filmFrovatriptan succinato monoidratoAnalgesici agonisti selettivi (5-HT1)6 compresseClasse: A
Fluoxeren 20 mg/5 ml soluzione oraleFluoxetinaAntidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione della serotoninaFlacone 60 mlClasse: A
Fluoxeren 20 mg compresse dispersibiliFluoxetinaAntidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina28 compresseClasse: A
Italept 500 mg compresse rivestite con filmLevetiracetamAntiepilettici, altri antiepilettici60 compresseClasse: A
Italept 1000 mg compresse rivestite con filmLevetiracetamAntiepilettici, altri antiepilettici30 compresseClasse: A
Italept 100 mg/ml soluzioneLevetiracetamAntiepilettici, altri antiepiletticiFlacone 300 ml + siringa 10 mlClasse: A
Ollat 50 mg compresse rivestite con filmLacosamideAntiepilettici, altri antiepilettici56 compresseClasse: A
Ollat 100 mg compresse rivestite con filmLacosamideAntiepilettici, altri antiepilettici56 compresseClasse: A
Ollat 150 mg compresse rivestite con filmLacosamideAntiepilettici, altri antiepilettici56 compresseClasse: A
Ollat 200 mg compresse rivestite con filmLacosamideAntiepilettici, altri antiepilettici56 compresseClasse: A
Prelynca 25 mg caspule rigidePregabalinAnalgesici, altri analgesici ed antipiretici14 capsuleClasse: A Nota 04
Prelynca 75 mg caspule rigidePregabalinAnalgesici, altri analgesici ed antipiretici56 capsuleClasse: A Nota 04
Prelynca 150 mg caspule rigidePregabalinAnalgesici, altri analgesici ed antipiretici56 capsuleClasse: A Nota 04
Roldap 1 mg compresseRasagilina emitartratoFarmaci antiparkinsoniani, inibitori delle monoaminoossidasi28 compresseClasse: A*
Serenase 1 mg compresseAloperidoloPsicolettici; antipsicotici; derivati del butirrofenone20 compresseClasse: C
Serenase 2 mg/ml gocce orali, soluzioneAloperidoloPsicolettici; antipsicotici; derivati del butirrofenoneFlacone 15 mlClasse: C
Serenase 10 mg/ml gocce orali, soluzioneAloperidoloPsicolettici; antipsicotici; derivati del butirrofenoneFlacone 15 mlClasse: A

* Prescrizione soggetta a diagnosi e piano terapeutico redatto da centri di neurologia di aziende sanitarie